CINEMA TEATRO ITALIA
racconti di esperienze d'arte dal pianeta Italia
a cura di Elena Bucci
di Mario Giorgi - lettura: Elena Bucci Da quanto tempo volevamo farlo: leggere, registrare, trasformare in suono la scrittura di Mario Giorgi, autore di talento, rigore e generosità. Non è bello riconoscerlo, ma questa clausura mi ha rivelato quanti progetti posso avviare con gioia, gli stessi per i quali perdevo tempo a ripetermi che non avevo tempo. Ero prigioniera di un’abitudine alla schiavitù, della schiavitù dell’abitudine, pur credendo di essere libera. Anche la tecnologia può essere una prigione, ma anche un portento che ci permette di avviare il lavoro, immaginando cosa potremo realizzare in futuro con l’apporto degli amici fonici, artisti più che tecnici. Così leggiamo Mario Giorgi e scopriamo ancora una volta che le sue pagine sono anche vero teatro e si animano di sensi imprevisti nell’atto dell’interpretazione a voce alta. Citando il brano di Gorgia che Federico Condello ci ha trasmesso per un nuovo intervento su Parole per noi: «L’incantesimo della parola è stimolo al piacere, rimedio al dolore. E la forza dell’incantesimo agisce sull’anima, indovina i suoi desideri più riposti e con la sua magia la seduce, la persuade, la trasforma». (EB) I commenti sono chiusi.
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Gli intenti di Cinema Teatro Italia...
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